l Medagliere scomparso by Franklin W. Dixon

autore:Franklin W. Dixon [Dixon, Franklin W.]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 2015-10-16T16:29:22+00:00

12

Frank continuò ad esaminare il notes e infine emise un lungo fischio di sorpresa e disse: − Dubito che sia di Hanleigh… guarda qui, Joe. C’è il nome del proprietario: John Paul Sparewell.

− Sparewell − fece eco Joe, ancora più sorpreso di Frank.

− Cosa c’entra adesso questo Sparewell? − si intromise Biff con fare dubbioso. − Che sia stato lui a portarci via le provviste? E in ogni modo… quanta gente se ne va in giro per quest’isola!

Frank pose il notes sul tavolo, perché tutti vedessero mentre lui continuava a sfogliarne le pagine.

− Guarda qui… È una mappa di cosa? − osservò Biff, indicando un rozzo disegno.

− Di Cabin Island − esclamarono in coro gli altri.

Un’altra paginetta recava un conto relativo al noleggio di una barca. Era molto minuziosamente specificato e copriva un buon arco di viaggi.

− Che sia venuto qui di recente o no − fece notare Joe − si direbbe che frequentava l’isola assiduamente… come fa il nostro Hanleigh in questi giorni.

In una delle ultime paginette figurava un conto di farmacista con aggiunte poche parole di rammarico per la spesa sostenuta per le medicine.

− Non è poi una gran cifra − osservò Frank. − Ma evidentemente questo Sparewell era a corto di denaro…

− Ma forse aveva problemi di altro tipo… La salute, intendo − intervenne Joe. − Leggi qua… Molto malato, direi.

Sulla pagina indicata da Joe c’era scritto: «Sabato, appuntamento col dottor Bordan. La mia salute peggiora, forse dovrei ricorrere ad altre cure e rivolgermi a J. Ma ho troppa paura».

− Capisco − assentì Frank. − Un uomo molto malato, sì. Che sembra sentirsi prossimo alla fine… Mi domando se questa J. non sta per Jefferson.

− Non credo però che questo notes lo abbia perduto proprio Sparewell − osservò ancora Joe. − Un uomo molto malato non se ne va in giro per Cabin Island, con questo gelo.

Continuarono a sfogliare il libriccino finché non giunsero all’ultima pagina. Allora trovarono qualcosa di inaspettato e stupefacente: non delle parole, bensì dei gruppi di lettere. Ed esattamente queste: «GOMET ONEST LITEA AMRUN CAIDTA».

− Ma che razza di lingua è? Un gergo? − chiese Biff, trasecolando.

− È un messaggio cifrato − rispose Frank.

− Di cui non conosciamo il codice − aggiunse Joe.

− E come si fa a decifrarlo se non c’è il codice? − chiese alfine Chet.

− Esistono metodi diversi, sia per comporre che per decifrare messaggi del genere − rispose Frank. − Il babbo ce ne ha insegnati alcuni, vero Joe? E ci ha fatto leggere molti dei suoi libri su quest’argomento, cioè la criptografia.

− Allora potete tirarne fuori qualcosa? − domandò Biff.

− Così sui due piedi, no di certo! − replicò Frank. − Non dev’esser molto complicato, perché non credo che Sparewell sia un esperto in materia. Sarà basato sulla semplice sostituzione di certe lettere o di tutte con certe altre.

− Proveremo gli schemi più semplici − disse Joe. − Come ad esempio quello in cui ogni lettera sta per quella che la precede nell’alfabeto o per quella che segue.

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